E' una pianta ad arbusto sempreverde che cresce nelle aree mediterranee in prossimità del mare. Infatti il suo nome latino Ros Marinus significa rugiada del mare.Il profumo intenso, inconfondibile dei suoi rametti, e le proprietà digestive, hanno fatto sì che fin dai tempi più antichi il rosmarino venisse largamente adoperato in cucina come aroma, al pari di basilico, salvia, origano e prezzemolo.Oltre alle proprietà organolettiche apprezzabili in gastronomia ad esempio come complemento sulle carni arrosto o sulle patate, ma anche su pane e focacce all'olio ,I il rosmarino è utile anche in fitoterapia, perché possiede molte virtù benefiche per l’organismo. Scopriamo quali sono i principi attivi di questa piantina mediterranea Nell’ordine oli essenziali, flavonoidi, canfora, acidi fenolici, tannini, e l’acido rosmarinico.Questo mix di sostanze rende il rosmarino un’erba dalle potenti proprietà antiossidanti, di cui si può beneficiare assumendo il decotto, o l’infuso, dell’estratto secco o fresco, oppure inalando i poteri balsamici della pianta attraverso l’aromaterapia con gli oli essenziali. Il rosmarino è utile per curare o alleviare i seguenti disturbi:
Meteorismo e dispepsia (grazie alle sue prosperità digestive e carminative)
Affaticamento del fegato e steatosi epatica (fegato grasso)
Tosse e raffreddore, anche associati a febbre (consigliati suffumigi con olio essenziale di rosmarino)
Diarrea
Flusso mestruale troppo abbondante
Dolori reumatici (si consigliano frizioni e cataplasmi sulle articolazioni colpite)
Mal di denti (sono utili gli sciacqui per beneficiare dell’azione disinfettante e antibatterica del rosmarino)
Depressione e mancanza di vitalità (l’azione energizzante del rosmarino si esplica attraverso gli aromi)
Alopecia e caduta dei capelli (sciacqui e frizioni sulla cute)
Secondo la tradizione popolare, in associazione a menta e salvia, il rosmarino avrebbe anche un potere afrodisiaco e comunque benefico sulla libido sia maschile che femminile.