Gymnema e Garcinia: le piante più indicate a stimlare il funzionamento del pancreas

Gymnema e Garcinia: le piante più indicate a stimlare il funzionamento del pancreas

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Nella stagione estiva non solo si deve affrontare l’attacco del grande caldo ma spesso si inizia anche a mangiare e a bere in maniera disordinata. Per questo il pancreas rischia di andare in tilt, provocando pesantezza, gonfiori, disturbi digestivi, impennate della glicemia e soprattutto una sensazione di indebolimento generale: disturbi che si possono eliminare grazie a due piante asiatiche.
La Gymnema cresce nel Pakistan e in India. Il nome deriva da gur mar che in indiano vuol dire mangia zucchero. L'acido gymnemico si lega ai recettori intestinali adibiti all'assorbimento del saccarosio bloccandoli e riducendo del 50% la metabolizzazione dello zucchero. L'assunzione di gymnema favorisce anche la stimolazione del pancreas, capace così di usare meglio il glucosio per produrre energia. La Gymnema in dosaggi superiori alla norma può avere effetto lassativo.
Essa riporta alla normalità i valori di proteine glicosilate, sostanze presenti nel sangue il cui numero aumenta notevolmente in caso di iperglicemia e diabete. Aiuta a prevenire disturbi cardiovascolari e renali, aterosclerosi, opacizzazione della cornea e del cristallino. Il principio attivo della gymnema svolge la sua azione ipoglicemizzante attraverso due meccanismi principali: inibisce l'assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e aumenta la trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare. E' utile in tutti i casi di iperglicemia, in particolare nelle varie forme del diabete mellito, escluso il tipo 1, inoltre come coadiuvante nelle diete dimagranti. Si consigliano 2 capsule di estratto secco da 100-150 mg da assumersi circa 15 minuti prima di ciascun pasto.
La garcinia invece riduce la formazione di grassi e colesterolo. E' un albero che cresce spontaneamente nell’India meridionale, in Indocina, in Cambogia e nelle Filippine. Produce un frutto di cui si usano la scorza e la buccia. Contiene in buona quantità l’acido idrossicitrico HCA: sembra che questo acido sia in grado di diminuire la trasformazione degli zuccheri in grassi nella cellula e ne accelera anche la loro eliminazione, diminuendo anche il senso della fame. L'idrossicitrato, contenuto nella buccia della garcinia, agisce sul fegato riducendo la produzione di colesterolo e trigliceridi (fino al 27%) a partire dagli zuccheri. Si può usare come coadiuvante nel trattamento dell'obesità riduce l'assorbimento dei cibi e favorire il dimagrimento, e come anticellulite, per abbassare il colesterolo alto ed i trigliceridi. Ne basta una capsula d’estratto secco al giorno, prima dei pasti con un po’ d’acqua.