I ricostituenti naturali per i bambini che mangiano poco

I ricostituenti naturali per i bambini che mangiano poco

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L'organismo del bambino non fa mai niente per caso. In genere uno stato di affaticamento è una condizione del tutto naturale durante la crescita e passa da sola con un adeguato riposo. Per evitare che la stanchezza si trasformi in un problema, possiamo aiutare i nostri bambini con i rimedi naturali, che non alterano artificialmente la chimica dell'organismo. Se la stanchezza persiste per mesi e il pediatra ha escluso una malattia in atto, bisognerà rivedere l' alimentazione. Ci sono alcuni segnali che possiamo imparare a riconoscere per intervenire nel modo giusto.
Stanchezza: è una sensazione soggettiva, riferita dal ragazzo, di riduzione o mancanza di forza, di energia o di vitalità. Raramente in età infantile può comparire una sindrome da stanchezza cronica, caratterizzata da fatica cronica persistente per almeno 6 mesi e non alleviata dal riposo. Scarso appetito (inappetenza): se non dovuto a malattia acuta, solitamente è in relazione a un'errata percezione degli adulti di quanta fame dovrebbe avere il bambino. Debolezza e affaticamento: è uno stato di spossatezza fisica, difficoltà a compiere attività fisica, facile spossatezza dopo uno sforzo fisico, talora anche dolori muscolari.
Diminuzione della concentrazione. A scuola presenta inusuali difficoltà di apprendimento scolastico, disattenzione, riduzione improvvisa della memoria.
Infezioni ricorrenti: in particolare tonsilliti, bronchiti, cistiti ecc.
Molti rimedi naturali aiutano il bambino a rimettersi in forma come: pappa reale, proproli, echinacea e miele. Questi, rinforzano le difese immunitarie nei bambini esili e fragili, sostengono l'organismo nei periodi di convalescenza e nelle stanchezze dovute al cambio di stagione.