I reni: centro di raccolta dell’energia vitale

I reni: centro di raccolta dell’energia vitale

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Le patologie dei reni sono solo quelle che interessano strettamente tali organi: calcoli, infiammazioni, idronefrosi, tumori ecc. Nella medicina energetica, invece, ci sono tanti altri segnali molto più subdoli, che ci avvisano per tempo se la funzione del nostro filtro renale è messa a rischio. La stanchezza cronica indica che stiamo facendo fatica a filtrare alcune “tossine” presenti nell'organismo.
Cosa rischi se il rene è stanco: calcolosi renale.
Questa patologia dipende dal deposito di sali di calcio (ossalati, fosfati ecc.) all'interno del tessuto renale. Può essere silente e manifestarsi semplicemente con l’emissione di sabbiolina (renella) con le urine o può provocare coliche renali.
La nefrite e glomerulonefrite invece sono infiammazioni acute o croniche del tessuto renale, provocate da microrganismi o da reazioni autoimmuni. Scatenano malessere cronico.
Idronefrosi è l’aumento del volume renale dovuto a difficoltà a filtrare acqua, solitamente in seguito alla presenza di un calcolo che ostruisce le vie urinarie.
Sindrome nefrosica è il quadro dell’insufficienza renale, caratterizzata da perdita di proteine con le urine, edemi diffusi, talora gotta e aumento della pressione arteriosa.
Gli estratti naturali che favoriscono ricambio sono:
La Betulla verrucosa è uno dei diuretici più efficaci in quanto è un potente eliminatore di cloruri, dell’urea e dell’acido urico. È inoltre la pianta principale nel favorire il ricambio cellulare di sodio e potassio. Viene impiegata anche in caso di reumatismi, calcolosi, nefrite, albuminuria (perdita di proteine con le urine), gotta e aumento del colesterolo nel sangue. Si può assumere sotto forma di sciroppo di foglie essiccate (10-20 ml al giorno disciolti in un bicchiere d’acqua, lontano dai pasti) o come macerato glicerico (30-50 gocce disciolte in un bicchiere d’acqua prima dei tre pasti principali) per il mese di aprile.
Il faggio invece previene renella e infiammazioni 
Altro rimedio immancabile per rigenerare i reni è il faggio , uno dei più importanti drenanti renali, che cura tutti gli stati di affaticamento dei reni, specialmente in fase iniziale, così come la ritenzione idrica, la nefrite e la calcolosi. Si utilizza il macerato glicerico ottenuto dalle gemme, alla dose di 30-50 gocce al giorno in un bicchiere d’acqua da assumere prima dei tre pasti principali per 30 giorni.